La Beidana può definirsi un’arma da taglio manesca conservante molti caratteri dell’attrezzo contadino dal quale derivò.
Tradizionalmente essa è attribuita ai Valdesi delle Valli Pellice, Chisone e della Germanasca ( Piemonte Occidentale ) Italia.
Secondo lo studio-ricerca del Dott. G. Dondi, l’oggetto cessò di essere mannaretto di uso comune, per diventare più propriamente un’arma, nell’epoca che và dalle persecuzioni di Emanuele Filiberto del 1560 – 61, alle guerre di religione, alla guerra per il Marchesato di Saluzzo della fine di quel secolo.
La tormentata storia aveva reso i Valdesi una popolazione guerriera.
Il desiderio di questo piccolo gruppo di conservare tradizioni e ricordi, per reazione alle pressioni esterne, spiega come mai nelle Valli Valdesi , più che altrove , si sia conservata la memoria di quest’arma, simbolo delle loro lotte.